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TAP è impegnata ad assicurare la conservazione della biodiversità, puntando a ripristinarla e, laddove possibile, valorizzarla, lungo il tracciato del gasdotto.
Preliminarmente all’avvio dei lavori di costruzione e per evitare qualunque impatto negativo, TAP ha elaborato e attuato un solido quadro di gestione della biodiversità, individuando gli elementi sensibili e prevedendo specifici requisiti di monitoraggio e mitigazione.
Laddove gli impatti non potevano essere evitati, sono state messe in campo ulteriori misure intese a minimizzare, mitigare o compensare gli eventuali potenziali effetti avversi.
Esperti locali e internazionali sono stati coinvolti in minuziosi studi sociali e ambientali di riferimento, a integrazione delle Valutazioni di Impatto Sociale e Ambientale (ESIA) condotte nei tre Paesi attraversati. Ultimata la validazione di queste ultime, TAP ha portato avanti ulteriori studi, in conformità alle procedure interne di validazione e governance.
Species TAP protected during the construction phase.
Gli studi di dettaglio
In linea con gli impegni assunti nelle Valutazioni di Impatto Sociale e Ambientale e con le prescrizioni di governance, TAP ha condotto una serie di studi per confermare la distribuzione di specie ittiche endemiche nei corsi d’acqua interessati dal tracciato e prospezioni in acque italiane e albanesi per raccogliere ulteriori informazioni sugli habitat marini.
Altre indagini sono state finalizzate ad aggiornare e integrare i dati ESIA o colmare lacune negli studi di riferimento, ripetendole per esempio nel giusto periodo dell’anno per confermare potenziali elementi sensibili stagionali o spaziali.
Laddove sono emerse ulteriori criticità, TAP ha adottato potenziate misure di mitigazione proposte dagli autori degli studi, come affinamenti delle tecniche costruttive e aggiustamenti delle tempistiche, funzionali alla minimizzazione dell’impatto sulle specie sensibili.
TAP ha seguito un rigoroso processo di selezione del tracciato, inteso a evitare, nella misura del possibile, impatti su aree sensibili sotto il profilo della biodiversità.
Le squadre addette ai lavori di costruzione sono riuscite nell’intento aggirando aree con un elevato valore di biodiversità o procedendo al tunneling al di sotto di elementi sensibili, come fiumi e zone umide.
Per esempio:
In Albania, sono stati realizzati dieci attraversamenti senza scavo a cielo aperto (trenchless) per evitare azioni di disturbo alla popolazione di lontre europee del fiume Osumi, operazione pienamente riuscita, come attestato dalla presenza di questi mammiferi in tutti gli attraversamenti.
Lungo il corridoio fluviale dell’Aliakmonas in Grecia, individuato come area critica per grossi carnivori, specie acquatiche e habitat ripariali, il ricorso alle tecniche trenchless ha evitato impatti diretti sugli habitat naturali. La bontà dell’opzione costruttiva è testimoniata dall’ininterrotta presenza dei grossi carnivori lungo il fiume, all’indomani della realizzazione delle opere.
In Italia, gli impatti sono stati evitati optando per il tunneling al di sotto di zone umide e querceti.
TAP continuerà a monitorare queste aree per l’intero ciclo di vita del gasdotto.
Laddove gli impatti non potevano essere evitati, sono state messe in atto strategie di mitigazione, quali restrizioni stagionali ai lavori per minimizzare l’interferenza sul ciclo di vita di alcune specie faunistiche, riduzione della larghezza al minimo consentito della pista di lavoro negli habitat naturali identificati o spostamento/monitoraggio della flora sensibile per contenere gli effetti avversi degli interventi costruttivi.
Per esempio:
In Albania sono state imposte restrizioni ai lavori di costruzione durante la stagione riproduttiva dello sciacallo dorato e indagini ex-post ne hanno confermato l’abbondante presenza.
La presenza del raro giglio albanese in un’area prossima a quella dei lavori, rilevata preliminarmente all’avvio delle operazioni, è stata monitorata durante la fase di costruzione per evitare qualsiasi impatto indiretto.
In diverse zone della Grecia sono state imposte restrizioni ai lavori di costruzione durante la stagione riproduttiva del lupo e dell’orso bruno e indagini ex-post ne hanno confermato l’abbondante presenza.
In Grecia si è proceduto al prelievo e alla conservazione in condizioni di laboratorio dei semi di tre piante endemiche, che saranno impiegati per ripristinarne la presenza ai livelli ante operam, qualora se ne verificasse un calo durante il ciclo di vita del gasdotto.
TAP è impegnata a ripristinare la vegetazione lungo la pista di lavoro, riportandola quanto più rapidamente e quantitativamente possibile alle originarie condizioni, composizione e densità, eccezion fatta per una fascia di protezione larga 8 metri, all’interno della quale non sarà possibile procedere alla messa a dimora di essenze arboree a radicazione profonda per ragioni operative e di sicurezza.
Gli interventi di rimboschimento interesseranno la vegetazione boschiva preesistente alla costruzione della pista di lavoro, fermo restando l’impegno di TAP a rimpiazzare tutti gli alberi abbattuti durante i lavori di costruzione e a ricollocarli nella stessa posizione, salvo che nella fascia di protezione del gasdotto, oggetto di restrizioni al reimpianto.
Tutti gli interventi di rinaturalizzazione saranno costantemente monitorati e se ne valuteranno i progressi rispetto a una serie di target prefissati, quali la presenza di prove tangibili, attestanti il rispetto da parte della Società degli impegni assunti sul fronte ambientale, sociale e delle misure di mitigazione, vegliando inoltre a che il ripristino della vegetazione riproduca densità e diversità analoghe alle condizioni ante operam.
Tutti gli interventi di rimboschimento sono stati decisi di concerto con le competenti autorità forestali che ne assicureranno il monitoraggio. Il piano TAP di monitoraggio a lungo termine assicurerà che non vi siano perdite nette di biodiversità nel corso del ciclo di vita dell’opera.
Per esempio:
In Albania verranno reimpiantati oltre 250.000 alberi lungo il tracciato e in altra sede per garantire che non si verifichi nessuna riduzione delle aree boschive. Il reimpianto di alberelli di pino nero propagati per seme sarà affidato a contrattisti esperti.
Oltre 700.000 saranno gli alberi oggetto di piantumazione in diverse aree della Grecia per evitare riduzioni delle aree boschive. Nel bosco di Loutros, i semenzali di pino sono stati reimpiantati da ditte specializzate, secondo precise procedure.
Grazie alla positiva implementazione delle misure di mitigazione secondo un preciso ordine gerarchico e, in parte, anche grazie al ricorso alle tecniche trenchless, nessun habitat forestale naturale è stato impattato in Italia.
In alcuni casi gli impatti sono stati inevitabili e TAP sta ricorrendo a soluzioni compensatorie per rimediare a eventuali perdite di biodiversità.
Quanto agli impatti residui sulla biodiversità, per le specie e gli habitat prioritari e critici è stata elaborata un’apposita strategia compensatoria che sarà attuata negli anni a venire e monitorata durante l’intero ciclo di vita del gasdotto, a garanzia dell’impegno di TAP a un bilancio di zero perdite nette di biodiversità.